Come ottimizzare la fotogrammetria di Ciclop

Faccio seguito ai miei precedenti articoli sull’utilizzo della fotogrammetria nel sistema Ciclop mediante modifiche al software Horus 0.2rc1 (vedi sezione Download), per fornire alcune indicazioni utili a migliorare i risultati.

La fotogrammetria a fuoco fisso (cioe’ a distanza fissa dall’oggetto da scannerizzare) presenta alcuni aspetti a cui occorre prestare particolare attenzione.

Innanzi tutto per migliorare la riuscita della scannerizzazione occorre una buona messa fuoco dell’oggetto, pertanto va effettuata la eventuale regolazione della camera (nel caso della Logitech C270 sul web e’ spiegato in diversi articoli e video come modificarla).

Per le mie prove utilizzo prevalentemente una camera Wansview PC Webcam HD (con una risoluzione da 1920 x 1080 p) con esposizione automatica e messa a fuoco manuale, ma ho ottenuto buoni risultati anche con la C270 , seppure di risoluzione piu’ bassa.

Un altro aspetto importante e’ la definizione dei contorni e dei dettagli dell’oggetto nella sequenza di foto.

Il primo passo quindi e’ scegliere uno sfondo che sia in netto contrasto coi colori dell’oggetto.

Nella mia sperimentazione con Ciclop ho quindi creato uno sfondo fisso mediante un supporto semicircolare (nella sezione Download potete scaricare il piccolo sostegno in formato stl) da porre attorno al piatto rotante tale da poter sostenere un foglio colorato (ho utilizzato normali fogli formato A4).

Per uniformare lo sfondo e’ opportuno ricoprire anche il piatto rotante mediante cerchi di diametro pari a 20 cm realizzati con lo stesso tipo di carta.

Ho effettuato prove con vari tipi di colorazione ma i risultati non dipendono tanto dal colore quanto dalla possibilita’ di dare nettezza ai contorni dell’oggetto. Quindi va sempre utilizzato un colore che non sia contenuto in nessuna parte dell’oggetto da scannerizzare, soprattutto nelle parti di contorno.

Avviato il programma Horus e selezionata la sezione Controlli, si procede alla regolazione della luminosita’, del contrasto, della saturazione dei colori e dell’esposizione.

Osservando l’immagine su Horus occorre effettuare le regolazioni in modo tale da distinguere nettamente i contorni (attenzione alle zone d’ombra attorno alla base dell’oggetto), ma occorre prestare attenzione anche alla visibilita’ dei dettagli all’interno dell’oggetto.

Occorre quindi trovare il giusto equilibrio tra le varie regolazioni tale da ottenere la migliore visibilita’ dell’oggetto.

Si tenga conto che la fotogrammetria si basa sulla triangolazione ottica attorno a punti di riferimento individuate nelle foto stesse, quindi contorni, dettagli e colorazione diventano elementi essenziali per una buona riuscita della scannerizzazione.

Per trovare la regolazione ottimale sto sperimentando un’ulteriore nuova funzione di Horus (mettero’ a disposizione la modifica quando la funzione sara’ sufficientemente collaudata), che consente di evidenziare contorni e dettagli in una finestra apposita.

Da questa sperimentazione mi sono accorto che a volte l’occhio puo’ trarre in inganno nella ricerca della regolazione ottimale.

A questo punto si puo’ procedere alla generazione della sequenza di 45 foto angolate con la funzione apposita.

La bonta’ della qualita’ delle foto potrete poi riscontrarla attraverso 3DF Zephir.

Anche se e’ stato creato uno sfondo uniforme e’ sempre meglio sottoporre le foto alla funzione Masquerade.

Se le regolazioni adottate sono corrette, in sede di elaborazione delle foto stesse, 3DF Zephir dovrebbe accettare la sostanziale totalita’ della sequenza (con scarti nulli o minimi).

Se non viene scartata nessuna foto il risultato della scannerizzazione sara’ il massimo livello ottenibile in relazione alla risoluzione delle foto e potrebbe richiedere minimi ritocchi di post produzione.

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