Ad agosto del 2022 mio figlio mi dice: “Sai ho un po’ di spazio nella libreria, ci starebbe bene un modellino di nave. Me la costruisci una nave vichinga di quelle con la testa del drago a prua?”.
Affare fatto!
Inizia la solita ricerca documentale per trovare quante piu’ informazioni possibili, disegni, foto e ricostruzioni sulla base dei ritrovamenti.
Dopo soli nove mesi ecco partorito il modello.
Le drakkar erano imbarcazioni, normalmente di tipo “longship”, utilizzate nel Medioevo, lunghe non piu’ di 30 metri, mosse sia dal vento che dai 26 rematori disposti lungo le due fiancate.
Avevano una sola vela di forma rettangolare.
Questo tipo di barche avevano il nome drakkar proprio per la presenza di un minaccioso drago scolpito a prua per spaventare i nemici.
Erano a basso pescaggio, particolarmente snelle e veloci, caratterizzate da una forma sostanzialmente simmetrica tra prua e poppa, per consentire di andare avanti o indietreggiare rapidamente senza avere la necessita’ di virare.
La velocita’ notevole veniva raggiunta grazie alla particolare forma dello scafo a fasciame ad assi sovrapposte che dava una aerodinamica particolare sull’acqua.
Una fila di scudi proteggeva i rematori. Gli scudi potevano avere varie decorazioni, ma ho scelto quella classica gialla e nera, che secondo alcuni studi sembrava fosse la piu’ utilizzata.
Le panche erano in realta’ dei bauli dove i rematori riponevano i loro oggetti personali.
Ho avuto modo di vedere qualche anno al museo di Oslo una imbarcazione simile in buono stato di conservazione: erano i resti della nave ritrovata casualmente nel 1904 ad Oseberg, localita’ della Norvegia meridionale.